Omicidio Giulia Cecchettin, un anno dopo: il commovente ricordo della sorella Elena
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Omicidio Giulia Cecchettin, un anno dopo: il commovente ricordo della sorella Elena

Giulia Cecchettin

Elena Cecchettin ricorda la sorella Giulia con un messaggio commovente a un anno dal suo tragico omicidio.

A un anno esatto dalla tragica scomparsa di Giulia Cecchettin, la giovane di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato, la sorella Elena le ha dedicato un pensiero toccante sui social.

La giovane, come riportato da Sky News, ha pubblicato una loro foto da bambine con un messaggio su WhatsApp: “Tranqui, sono sempre qui per te“.

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Il ricordo sui social e le tante iniziative per Giulia Cecchettin

Ad un anno dalla sua morte, il ricordo di Giulia Cecchettin non si è mai affievolito. La sua storia ha dato vita a un’ondata di solidarietà in tutta Italia.

Dall’inaugurazione di oltre trenta panchine rosse dedicate a lei da Nord a Sud, ai messaggi, fiori e peluche che continuano ad arrivare nella villetta della sua famiglia a Vigonovo.

Persino l’Università di Padova, dove la vittima studiava, ha organizzato un incontro commemorativo per il primo anniversario. Mentre all’Università La Sapienza di Roma è stato osservato un “minuto di rumore“, un’iniziativa lanciata per sensibilizzare le nuove generazioni contro la cultura del controllo e della violenza.

La fondazione e le parole del padre Gino Cecchettin

Il padre di Giulia, Gino Cecchettin, ha recentemente annunciato la nascita della Fondazione Giulia Cecchettin. Un’iniziativa che si propone di promuovere una cultura dell’affettività nelle scuole italiane.

Abbiamo lavorato in modo assiduo e abbiamo creato la Fondazione Giulia Cecchettin che è stata costituita qualche settimana fa ufficialmente e che presenteremo a Montecitorio il 18 novembre. Presenteremo lì quelli che saranno i nostri progetti“, ha dichiarato Cecchettin.

La fondazione ha un obiettivo ambizioso, creando piani didattici specifici per insegnare ai giovani il valore del rispetto reciproco nelle relazioni.

Come affermato dal padre della vittima: “Vorremmo insegnare la bellezza dell’amore, che tradotto significa far capire agli studenti che amare è molto meglio che odiare“.

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ultimo aggiornamento: 11 Novembre 2024 15:01

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